mn2016
ATOM: the cutting factory
Triennale di Milano, 2016
pelle cm 200×100
La parola taglio è usata in diversi ambiti, mutando di identità ma mai di senso: rimane sempre elemento di rottura, che sottende unità precedente e una divisione successiva.
Nell’affrontare questo progetto, si parte dalla cronaca contemporanea, dove i tagli alla “Civiltà” rimangono i più scioccanti e pericolosi, e Migrazioni e Migranti diventano lame di taglio culturali, territoriali, sociali ed economiche.
mn2016 (MARE NOSTRUM 2016) racconta la triste storia del mare Mediterraneo oggi, che è diventato il mare con più morti al mondo.
Da qui la decisione di ridisegnarlo attraverso figure di uomini uniti tra loro, che collegano sponde, confini e destini, cancellando le divisioni territoriali: i tagli diventano così nesso d’unione e apertura verso una nuova consapevolezza e umanità.
Allestimento Matteo Ragni Studio.